domenica 18 maggio 2014

partnership al progetto #2

http://www.cuochepercaso.it/ho preso anche contatti con un associazione culturale e un'insolita scuola di cucina: l'associazione 'cuoche per caso' che dal 2002 opera a Roma cercando di valorizzare la cucina italiana e di organizzare in allegria corsi di cucina. Ho parlato con la responsabile arch. Valeria Vocaturo, la quale mi ha invitata a visitare proprio la scuola per farmi un'idea generale degli spazi e dell'interno di una scuola di cucina. Sono andata da lei in via Fabio Massimo 107. E' stata gentile e disponibilissima. Ho avuto modo di capire come vengono organizzati i corsi di cucina e le attività di cui 'cuoche per caso' si occupa; ho mostrato all'architetto i miei primi disegni e l'ex tempore. E' stata abbastanza entusiasta della prima idea e ha detto di gradire molto l'idea del volume che gradualmente cresce e diventa edificio perchè le ricordava i processi naturali della crescita di fiori e alberi. Mi ha dato molti consigli sulla qualità dello spazio e si è dimostrata disponibile e rivedermi.

domenica 4 maggio 2014

Partnership al progetto

http://duecuorieunaforchetta.com/tag/matteo-malacarne/
http://www.witaly.it/it/articoli/premio-miglior-chef-emergente-sud-2013-i-partecipanti-matteo-malacarne

Partnership al progetto

Il mio programma edilizio comprende un ristorante- scuola di cucina con annesso edificio adibito a mercato per prodotti a filiera corta biologica. Poichè io non sono molto esperta in materia ho richiesto la collaborazione di uno chef lucano; Matteo Malacarne, classe 1985 è un giovanissimo chef perfezionatosi presso “ La Cucina Calda LUCANA” e da li  ha iniziato a girare per ristoranti facendo esperienza a Rimini  e  Uruguay finché nel 2006 ha avuto la bella possibilità di lavorare presso il Ristorante la  Pergola  del Rome  Cavalieri Hilton con lo Chef  Heinz Beck. Nel 2009 rientra a Matera per lavorare nel ristorante 'don Matteo', ma continua ad aggiornarsi e a partecipare a concorsi prestigiosi come il premio miglior chef emergente del 2013. Ho sottoposto alla sua attenzione il mio ex-tempore e le altre elaborazioni successive e lui molto cortesemente mi ha aiutata a capire e potenziare alcuni aspetti. Lo chef da molta rilevanza alla qualità dei materiali (sia interni che esterni); essi infatti devono essere sempre di ottima qualità; pone l'attenzione sulla ventilazione, che reputa elemento essenziale sia per gli ambienti della cucina che per quelli della sala. Altrettanto importante è l'illuminazione, che deve essere versatile e sapientemente regolata a seconda delle circostanze. Lo chef ha trovato molto interessante la mia idea di porre le cucine a vista così che il cliente si senta pienamente coinvolto nella preparazione dei piatti e ci sia una maggiore compartecipazione. Poichè ha trovato molto interessante questa esperienza, lo chef Malacarne ha accettato di continuare questa collaborazione e pertanto prossimamente sottoporrò alla sua attenzione gli ulteriori sviluppi del mio progetto. 

domenica 6 aprile 2014

ULTIME NOTIZIE!!!!!

aaaa...quasi dimenticavo!!!! durante la revisione della scorsa settimana con l'arch. Rosetta :) abbiamo concordato di cambiare l'area di studio perchè quella che avevo scelto non si presta per questa nuova idea! adesso ho l'area 47....presto farò un'analisi :)

la scacchiera

LA SCACCHIERA

Landesgartenschau di Zaha Hadid



Zaha Hadid. Landesgartenschau. Weil am Rhein. Germany

Zaha Hadid del primo periodo e il suo bang (cap. 26 di 'Architettura e modernità')

Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 si inizia ad avvertire l'esigenza di dare nuovo spazio e nuova valenza al 'contesto'. Esso diventa infatti centro del progetto stesso. Si passa dal concetto di architettura atopica (ovvero in cui il contesto è assolutamente astratto e irrilevante) ad un'architettura inclusiva, in cui l'ambiente circostante gioca un ruolo di primaria importanza. Molti architetti fanno proprio questo nuovo modo di progettare (Gehry, Eisenman) e come loro anche l'architetto iracheno Zaha Hadid, che già dal 1983 fa sua l'idea che ''contesto è 'esattamente' paesaggio'' (pag 330, Architettura e modernità, A.Saggio).  L'architettura della Hadid tra le sue origini da opere pittoriche della stessa; in queste la 'tessitura' è unica, ma i colori sono molteplici; ovvero architettura e contesto sono indissolubili e inscindibili l'uno dall'altro, ma sono chiaramente riconoscibili. L'opera cardine di questa sua nuova concezione architettonica è la stazione di Vitra a Weil am Rhein. Questa idea di compenetrazione delle due componenti diventa davvero trainante in un'epoca in cui bisogna fare i conto con la limitatezza delle risorse e la tutela dell'ambiente. Un passo ulteriore viene fatto dall'architetto nel momento in cui riesce a coniugare infrastruttura e ambiente in uno dei suoi lavori meglio riusciti: il LANDESGARTENSCHAU a Weil am Rhein. Qui questa dicotomia ambiente-edificio messa alla prova anche in un contesto urbano e residenziale e porta una grande rivoluzione anche nel campo delle 'banali' abitazioni in linea.